#ARTEADISTANZADISICUREZZA 04: "HOTEL ROOM IN PARIS" - ANDRE VENTURA

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#ARTEADISTANZADISICUREZZA 04:

Andrea Ventura – “Hotel Room In Paris”, 2020

[mm 300×400]

PERIODO PROMO: 06 aprile – 10 aprile 2020

Info su #arteadistanzadisicurezza

Quarta proposta di #arteadistanzadisicurezza: dopo tre opere di arte astratta si passa alla figurazione con Hotel room in Paris di Andrea Ventura, affermato artista e illustratore di fama internazionale.

Nei ‘Pensieri’ di Blaise Pascal si legge: “Quelle volte in cui mi sono messo a considerare le diverse forme di inquietudine degli uomini, i pericoli e i dolori a cui si espongono, a corte, in guerra, e da cui sorgono tante liti, passioni, imprese audaci e spesso malvagie, mi sono detto che tutta l’infelicità degli uomini viene da una sola cosa, non sapersene stare in pace in una camera.”, e si ha l’impressione che forse il segreto degli artisti è proprio questo, la capacità di sapere stare in pace in una stanza (Francesca Alfano Miglietti, 2018).

In questo periodo la capacità di restare “chiuso” è fondamentale. Andrea Ventura nei suoi “interni”, piccoli ma preziosi quadri che si impongono come citazioni di vita quotidiana, racconta la banalità della sfuggente abitudine. Come ritagli di foto senza personaggi, questi dipinti rappresentano in loro stessi la vita dell’essere umano.
Sono opere che incutono diverse sensazioni: dalla calma estatica, all’ansia dell’incompreso, passando attraverso la sospensione del tempo. Esse trasformano un atto o un luogo banale in un’opera d’arte.
Il quadro Hotel room in Paris raffigura un semplice letto disfatto. La giornata inizia e bisogna correre. Questo è quel che resta della notte. Sembra quasi vedere la scenografia di una pièce teatrale in attesa di iniziare o appena finita.
Quella di Ventura è una ricerca “astratta” sulle abitudini più semplici e apparentemente ripetitive che caratterizzano le nostre esistenze. Ritrarre un luogo in cui è indiscutibile l’assenza, o meglio, la presenza appena scomparsa di un personaggio, è quasi un atto teatrale, barocco, che cristallizza il dinamismo umano negli oggetti e nei luoghi “comuni” a noi tutti.
La sua fortuna critica tuttavia si lega soprattutto all’attività di illustratore, con cui ha ottenuto un’ampia notorietà dipingendo ritratti per testate giornalistiche di rilievo internazionale (Times, Vogue, La Repubblica, ecc.).
Nel 2019 la GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Milano gli ha dedicato la prima mostra antologica con circa 140 opere esposte (28 giugno – 8 settembre 2019, a cura di Paola Zatti), consacrandolo tra i pittori italiani viventi di maggior rilievo.