#ARTEADISTANZADISICUREZZA : Live Art Contest con Giuseppe Ragazzini

#LIVEARTCONTEST con giuseppe ragazzini

Questo periodo pandemico di reclusione sta mettendo veramente a dura prova il mondo dell’arte, ma è altrettanto vero che il valore di molti artisti ed operatori culturali si vede proprio nei momenti di difficoltà. Ed è proprio questo il motivo che ci ha spinto a trovare delle soluzioni pratiche che ci permettano di continuare a fare arte mantenendo le “distanze di sicurezza” e, allo stesso tempo, avendo il modo di poter contribuire attivamente agli aiuti socio-umanitari. Domenica 03 Maggio, per questo, siete tutti invitati al primo art contest di beneficenza in collaborazione con il collage artist (e non solo) più irriverente del panorama nazionale: Giuseppe Ragazzini. Durante la live di instagram, l’artista ci aprirà le porte del suo studio per rispondere alle nostre/vostre domande mentre crea con ritagli cartacei e colori 2 opere. Ai partecipanti la possibilità di scegliere, attraverso commenti o semplici interazioni, l’opera che poi verrà messa in un’asta on-line, nello stesso canale instagram con offerte tramite commento, e il cui ricavato sarà devoluto interamente in beneficenza alla Protezione Civile Italiana. Questo, grazie alla consueta disponibilità di Giuseppe, sarà il piccolo contributo di #arteadistanzadisicurezza a favore di quanti hanno operato sinora per la nostra salute.

REGOLAMENTO ASTA BENEFICA

L’opera che avrà riscosso il maggior gradimento da parte del pubblico durante la diretta instagram di Domenica 03 maggio, verrà messa all’asta immediata-
mente dopo la diretta, fino al giorno 08 maggio 2020. Le offerte dovranno pervenire sulla pagina Instagram di Sudestasi Contemporanea, nei commenti sotto al post di comunicazione dell’opera vincitrice, con rilanci validi sino alle ore 20.00 di venerdì 08 maggio 2020. Il vincitore o vincitrice dovrà effettuare una donazione pari alla cifra indicata nell’asta al seguente Iban IT84Z0306905020100000066387 (per verifica visita il sito ufficiale) e successivamente inviare la ricevuta di pagamento sia all’indirizzo email dell’artista (giusepperagazzini@gmail.com) sia a quello di Sudestasi Contemporanea (sudestasicontemporanea@gmail.com).
Nella comunicazione mail dovrà altresì indicare l’indirizzo di recapito dell’opera. Verificato che la donazione è stata eseguita regolarmente, sarà l’artista stesso a inviare l’opera al vincitore dell’asta (i costi di spedizione verranno quantificati a parte).

L’ARTISTA

Pittore, scenografo e artista visivo, Giuseppe Ragazzini ha un bagaglio culturale che gli permette di attingere a un immenso mondo immaginario. Come uno shaker, la sua mente lo mescola e dà vita a uno stile personalissimo. Sospeso in un non luogo senza tempo, l’atto creativo di Ragazzini racconta il sogno e la poesia. (A. De Grande).
Dopo la laurea in Filosofia rimane affascinato dalla visione del documentario Le Mystère Picasso di Henri-Georges Clouzot, e nel 2002 inizia a utilizzare le tecniche digitali sviluppando una propria tecnica per l’animazione pittorica e la scenografia digitale (è stato tra i primi artisti a sperimentare una forma di collage e arte interattiva attraverso l’uso di telecamere ad infrarossi). Nel suo lavoro, l’immagine diventa soggetta a una trasformazione incessante dalla permanenza dei suoi elementi precedenti: un flusso, un collage digitale di elementi che si sovrappongono continuamente su se stessi. Un rapporto con il digitale “fortissimo”, come afferma lui stesso, ma che tuttavia parte sempre da una base analogica.
Nella sua fulminea carriera ha prodotto video e scenografie per importanti teatri europei, tra cui il Piccolo Teatro Strehler di Milano e il Teatro La Fenice di Venezia, e per musicisti come Avion Travel, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Lucio Dalla, Gianna Nannini e Ornella Vanoni. Nel 2014 ha realizzato, su invito della Sugar Music di Caterina Caselli, un video pittorico per il gala di apertura della New York Philharmonic Orchestra al Lincoln Center (poi proiettato anche al 58° Festival di Spoleto). Sue animazioni sono state presentate in molti dei principali festival di animazione internazionali, tra cui il Festival Internazionale del Trickfilm di Stoccarda, Anima Mundi, il Festival Internazionale dell’Animazione del Brasile, il Festival Internazionale dell’Animazione di Ottawa (OIAF), il Festival Internazionale dell’Animazione Erotica (FIAE), il Festival Internazionale di Palazzo Venezia a Roma e Visionaria International Festival.
Ha tenuto diverse mostre sia personali che collettive, esponendo con artisti del calibro di Giosetta Fioroni. Numerose anche le collaborazioni nell’ambito editoriale e televisivo (Le Monde, La Repubblica, Warner Bros, Young and Rubicam, Sky, Motorino Amaranto, Rossellini Film & TV, Art Attack Advertising).
Attualmente vive e lavora a Milano.

#ARTEADISTANZADISICUREZZA 04: ANDREA VENTURA. IL VIDEOCLIP

#arteadistanzadisicurezza questa volta ci fa uscire virtualmente da casa per intrufolarci nello studio berlinese di Andrea Ventura, che ci racconta sinteticamente il suo rapporto speciale con le vedute di “interni”.
Queste stanze sono luoghi immaginari, “ricordi di una lingua mai parlata”, giacigli in cui l’autore si adagia di tanto in tanto alla ricerca di piccoli momenti di relax.. come “pause in un incontro di boxe”.

Pittore e illustratore di fama internazionale, Andrea Ventura è uno degli artisti figurativi italiani di maggiore successo all’estero. Nato a Milano nel 1968, dopo aver iniziato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera  si trasferisce a New York nel 1991. Durante il ventennale soggiorno newyorkese ha catturato l’attenzione di critica e pubblico per i suoi ritratti, realizzati prevalentemente per le copertine delle più prestigiose riviste americane ed europee. Suoi disegni sono stati pubblicati dal The New York Times, The New Yorker, Rolling Stone, Time, Forbes, Newsweek, Harper’s, The Guardian, Toro magazine, National post, Frankfurter Allgemeine Zeitung, Neue Zürcher Zeitung e da molti altri periodici e case editrici nazionali ed internazionali. In Italia ha collaborato con Vogue Italia, Corriere della Sera, il Sole24ore, La Repubblica, L’Espresso e con i gruppi editoriali Rizzoli e Feltrinelli.
Parallelamente, ha perseguito una personale ricerca – meno conosciuta – nel campo dell’arte pittorica, traendo spunto sul piano iconografico dalle sue memorie di vita. Dotato di una naturale inclinazione all’espressione pittorica, il suo linguaggio libero e spontaneo si caratterizza per i netti contrasti chiaroscurali che infondono alle immagini un effetto quasi fotografico.
Ha esposto in diversi paesi di tutto il mondo, vincendo una medaglia d’oro e due d’argento alla “Society of Illustrators” di New York (per i ritratti di Latrell Sprewell, Jorge Luis Borges e Glenn Gould) e una medaglia d’oro al Lead Awards 2010.
Nel 2019 la GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Milano gli ha dedicato la prima mostra retrospettiva con circa 140 opere esposte (28 giugno – 8 settembre 2019, a cura di Paola Zatti).
Attualmente vive e lavora a Berlino.

#ARTEADISTANZADISICUREZZA 04: “HOTEL ROOM IN PARIS” – ANDREA VENTURA

#ARTEADISTANZADISICUREZZA 04: "HOTEL ROOM IN PARIS" - ANDRE VENTURA

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#ARTEADISTANZADISICUREZZA 04:

Andrea Ventura – “Hotel Room In Paris”, 2020

[mm 300×400]

PERIODO PROMO: 06 aprile – 10 aprile 2020

Info su #arteadistanzadisicurezza

Quarta proposta di #arteadistanzadisicurezza: dopo tre opere di arte astratta si passa alla figurazione con Hotel room in Paris di Andrea Ventura, affermato artista e illustratore di fama internazionale.

Nei ‘Pensieri’ di Blaise Pascal si legge: “Quelle volte in cui mi sono messo a considerare le diverse forme di inquietudine degli uomini, i pericoli e i dolori a cui si espongono, a corte, in guerra, e da cui sorgono tante liti, passioni, imprese audaci e spesso malvagie, mi sono detto che tutta l’infelicità degli uomini viene da una sola cosa, non sapersene stare in pace in una camera.”, e si ha l’impressione che forse il segreto degli artisti è proprio questo, la capacità di sapere stare in pace in una stanza (Francesca Alfano Miglietti, 2018).

In questo periodo la capacità di restare “chiuso” è fondamentale. Andrea Ventura nei suoi “interni”, piccoli ma preziosi quadri che si impongono come citazioni di vita quotidiana, racconta la banalità della sfuggente abitudine. Come ritagli di foto senza personaggi, questi dipinti rappresentano in loro stessi la vita dell’essere umano.
Sono opere che incutono diverse sensazioni: dalla calma estatica, all’ansia dell’incompreso, passando attraverso la sospensione del tempo. Esse trasformano un atto o un luogo banale in un’opera d’arte.
Il quadro Hotel room in Paris raffigura un semplice letto disfatto. La giornata inizia e bisogna correre. Questo è quel che resta della notte. Sembra quasi vedere la scenografia di una pièce teatrale in attesa di iniziare o appena finita.
Quella di Ventura è una ricerca “astratta” sulle abitudini più semplici e apparentemente ripetitive che caratterizzano le nostre esistenze. Ritrarre un luogo in cui è indiscutibile l’assenza, o meglio, la presenza appena scomparsa di un personaggio, è quasi un atto teatrale, barocco, che cristallizza il dinamismo umano negli oggetti e nei luoghi “comuni” a noi tutti.
La sua fortuna critica tuttavia si lega soprattutto all’attività di illustratore, con cui ha ottenuto un’ampia notorietà dipingendo ritratti per testate giornalistiche di rilievo internazionale (Times, Vogue, La Repubblica, ecc.).
Nel 2019 la GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Milano gli ha dedicato la prima mostra antologica con circa 140 opere esposte (28 giugno – 8 settembre 2019, a cura di Paola Zatti), consacrandolo tra i pittori italiani viventi di maggior rilievo.