15/06 – 15/07 2015
Sudestasi Contemporanea • Ragusa
opening 14/06 ore 17.00

In occasione del festival “A tutto Volume”, la galleria Sudestasi Contemporanea, in linea con il suo obbiettivo di stimolare l’interesse verso le attuali ricerche nel campo delle arti grafiche, presenta la mostra VISTO SI STAMPI (miscela 2%) di Denico Di Stefano.

I tre libri d’artista presentati in questa mostra, Il credulone, beta, Il corvo,  ispirati al romanzo Il mondo Nuovo (1932) e alla successiva raccolta di saggi Ritorno al mondo nuovo (1958) di Aldous Huxley (1894 – 1963), illustrano le riflessioni di Denico Di Stefano sui nuovi “format” sociali, raggiungendo il loro apice estetico nelle sculture-oggetto ottenute con l’assemblaggio delle pagine incise su plexiglas. Composizioni polimateriche che ritroviamo anche in altre opere come Occhiali scuri (2013), Ti compro un sottomarino (2013), Cuore di zucchero (2014), espressione del ricercato e minuzioso ductus di questo giovane incisore, impegnato – attraverso l’assemblaggio di carte, matrici e quant’altro – a rendere unico il prodotto di un’arte “per definizione” seriale: la stampa.

Maschere, pietre monolitiche, fiori e fili d’erba.

Un uomo, una donna, una tanica di diserbante.

Sembrerebbero esseri umani invece sono fantasmi.

Sembrerebbero scorci nebroidei, invece sono allucinazioni.

Sembrerebbero fiabe illustrate, invece sono catastrofi.

Sono state scritte in punta di metallo durante ore nottambule.

“Miscela 2%” è una collezione di incisioni calcografiche che, come tutti gli oggetti stupendamente “obsoleti”, catturano poichè portano impresse le tracce del loro combattuto processo di creazione. Il modus operandi di Denico è diffusamente interessato all’artigianato e i flussi cognitivi al territorio dei Monti Nebrodi in cui è nato. I dettagli del disegno scavato sulle lastre di metallo o plexiglas confluiscono quasi sempre in un momento contemplativo di scene e atmosfere al limite dell’assurdo, paesaggi emotivi che sembrano suggerire strade perdute. Nella narrazione sono coinvolte relazioni che sembrano dettate da un codice, un sistema comportamentale indotto, in cui questi nuovi animali mitologici trovano una singolare via di fuga: la natura, apparentemente bucolica.

“I bambini si portano dentro una magia naturale, che a poco a poco, crescendo, sono costretti a distruggere ed allora cominciano a pregare: la santissima Trinità, i santi, la Madonna, una grande Madonna azzurra con gli ori e gli incensi. Dobbiamo imparare a respirare e riscoprire gli alberi, le pietre, gli animali e tutta la macchina della Terra: hanno un respiro interno, come noi. Hanno ossa, vene, carne, come noi.” (Giordano Bruno).

Così le coppie scappano dalle case popolari e plurifamiliari, le masse si diradano e le piante cominciano a riprendersi il cemento. Campeggiano quindi sospesi nell’aria un decespugliatore, una falciatrice, strumenti da agricoltore: la svolta sembra vicina.. eppure qui le anime vanno ancora a gasolio.

Vittoria Cafarella