4Around, a cura di Federica Bordone, Angelo De Grande e Ciro Salinitro, vede quattro artisti contemporanei a confronto – Ezio Cicciarella, Paolo Greco, Rosa Mundi, Enzo Rovella – ospiti a Taormina presso il giardino e le sale del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, sede della Fondazione Mazzullo. I quattro artisti invitati per l’occasione, legati alla Sicilia per nascita o per scelta, si pongono a dialogo e in relazione con lo scultore siciliano Giuseppe Mazzullo, punto di partenza di una riflessione sull’uomo contemporaneo, sul suo legame con materia e natura, sul suo potere immaginifico e trasformativo. 

L’esposizione punta a stimolare un confronto interdisciplinare “intorno a” quattro concetti chiave: materia, identità, relazioni umane e ambiente. In un periodo sempre più segnato dalle tecnologie informatiche, gli artisti in mostra riaffermano la necessità di una dimensione tangibile dell’arte, accomunati da un febbrile rapporto con la gestualità e la materia. Una materia intesa sia come elemento espressivo sia come essenza primordiale della natura, che diventa il trait d’union delle opere esposte.

In mostra gli assemblages di Rosa Mundi, poliedrica artista il cui gioco di trasparenze simboliche intriso di storia, alchimia, teosofia e messaggi subliminali propone una complessa indagine sulla caducità della condizione umana e del pianeta; le sculture lapidee di Ezio Cicciarella, che con le sue fasce su pietra iblea ci introduce al tema del rapporto con la terra natia e dei legami tra esseri umani; le opere materiche di Paolo Greco, che riassembla e trasforma camere d’aria, copertoni e pneumatici frantumati a cui confersisce una nuova vita e un nuovo significato, accendendo una riflessione etica sui concetti di inquinamento, sostenibilità ambientale ed esigenza del riciclo; le tele di Enzo Rovella, la cui ricerca si serve della materia pittorica fondendo astrazione e figurazione, per proporre una riflessione introspettiva e filosofica sull’uomo e sul suo destino.

Ne emergono linguaggi differenti, ma accomunati dal “fare anima”, da personali visioni del mondo manifeste a noi come realtà poetica, che attingono ad un immaginario nutrito di valori identitari. Un cerchio attorno al quale sensibilità diverse si confrontano, una tavola rotonda incentrata sul “discorso visivo”, in cui concetti si tramutano in opere, immagini metaforiche che ci parlano dell’essenza dell’uomo, dell’equilibrio con l’ambiente: memorie del passato cristallizzate in oggetti tangibili, unico mezzo per contrastare la fugacità del tempo e prendere coscienza sulle questioni più urgenti del presente.